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L4 Comunicato stampa n.2 - 23.09.24

Al servizio delle Chiese e della Missione. Documenti e preparazione di Losanna 4


Nella seconda conferenza stampa che si è tenuta al Centro Congressi di Incheon oggi 23 settembre si è parlato di come si è arrivati a questo incontro sia da un punto di vista logistico che di riflessione sulla missione e sulla teologia.


Michael Oh, il direttore esecutivo del Movimento di Losanna ha spiegato che, proprio durante i mesi del Covid, si è palesata l’esigenza di continuare il discorso iniziato a Città del Capo unendo insieme la chiesa globale. Per fare questo si è deciso di chiedere al mondo evangelico coreano, uno dei più attivi nell’estremo Oriente, di farsi carico dell’organizzazione dell’incontro. Come per Città del Capo si è proceduto alla selezione dei partecipanti fissandone il numero in 5000 (pur potendo ospitarne di più) perché potesse avere la sua efficacia. Si trattava di far lavorare insieme persone che influenzano le missioni e le vite delle Chiese per far sì che Losanna 4 diventasse un’incubatrice di idee. La chiesa globale ha risposto molto bene e c’è stata la presentazione di 35.000 candidature che sono state scrupolosamente esaminate per far sì che potessero essere rappresentate tutte le nazioni, i differenti campi di azione, una giusta proporzione di genere. I problemi per creare questa rappresentanza sono stati notevoli perché ci troviamo in un mondo dove ci sono guerre e povertà. Il movimento, grazie ad una generosa raccolta fondi (in gran parte dovuta anche ai doni delle stesse comunità coreane) si sono potute coprire le spese alberghiere di quasi la metà dei partecipanti e di distribuire circa 4,8 milioni di borse per la partecipazione soprattutto di persone proveniente dai paesi del mondo emergente.

L’altra novità, dovuta anche all’implementazione della tecnologia, è che è stato possibile far partecipare virtualmente altre 5000 persone.


Il reverendo Han, che ha fatto parte del comitato di preparazione di Losanna 4 in Corea, ha ricordato che questa occasione è una grande benedizione per la Chiesa Coreana che ha ormai anche una storia missionaria, di invio di persone che sono andate ad evangelizzare soprattutto in Cina ed in Giappone e che ha permesso anche la strutturazione di una solida teologia che ha persino influenzato la vita della società coreana. Si è ricordato che Losanna è un movimento di volontari, composta da persone di varie denominazioni. Uno dei migliori risultati ottenuti è stato quello di non avere avuti problemi con i visti per coloro che provenivano da Paesi da cui è difficile avere il permesso di entrare in Corea.


David Bennett, che è il direttore associato di Losanna 4, ha ricordato che questo evento è una risposta alle preghiere che si sono avute a partire da quattro anni fa. Il processo che ha portato al congresso è iniziato ponendosi delle domande chiave e facendo una ricerca accurata della situazione del cristianesimo oggi. Si sono individuati dei punti critici che possono anche essere opportunità per la missione, nella speranza che le Chiese possano maggiormente collaborare. Da questo lavoro preparatorio è venuto fuori il Report sul grande mandato che è diviso in tre sezioni (uno riguardante la situazione del cristianesimo nel mondo, l’altro le 40 sfide che ci sono e l’ultimo che presenta delle relazioni su 12 regioni del mondo e sulla situazione della missione in esse). Il report che vuole essere un lavoro di preparazione, come lo stesso incontro, hanno lo scopo di essere dei punti di partenza per nuove strategie nel campo della missione.


L’incontro si è concluso con alcuni domande da parte dei giornalisti sullo Statement di Seul che è stato rilasciato ieri. Il documento in versione inglese è definitivo. Esso vuole essere una sorta di corollario dei documenti precedenti e, partendo dall’impegno di Città del Capo, ha individuato sette aree di crisi in cui la Chiesa globale nel 2024 deve agire con urgenza.  Bisogna che sia considerato come il documento di analisi teologica della situazione della missione nella chiesa globale che vuole rispondere soprattutto alle sfide che bisogna affrontare in questo tempo. Il Report con lo Statement sono alla base del piano strategico per la missione secondo il Movimento.


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