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Agenda di preghiera

Su questa pagina troverete 14 spunti per pregare intenzionalmente per la missione in Europa. Condividete questo piano con la vostra chiesa.

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Il contesto politico dell’Europa odierna

Negli ultimi 15 anni abbiamo assistito a una decadenza dell’ottimismo verso l’Unione Europea sostituita da un diffuso scetticismo che ha rianimato i vecchi nazionalismi. Fondamentalmente, il nazionalismo è costruito su un'opposizione tra coloro che ritengono di appartenere alla nazione, e coloro che queste stesse persone ritengono non vi appartengano. Questo permette ai nazionalisti di giustificare i loro programmi politici in difesa di un "noi" contro un immaginario "altro", sia che gli "altri" in questione siano migranti, Rom, regioni all'interno dello Stato che chiedono maggiore autonomia o indipendenza, o lo stesso Governo statale che si ritiene li stia opprimendo. Il Covid-19 e la questione dei vaccini ha esacerbato questa tendenza mettendo gli Stati europei l’uno contro l’altro. Il nazionalismo risorgente pone una sfida particolare per le chiese e le agenzie di missione europee. Molti nazionalisti, in particolare quelli della varietà populista, si presentano come i difensori della cultura tradizionale, del patrimonio e dei valori cristiani. Pretendono di difendere la loro nazione cristiana contro l'imposizione dei valori sociali liberali, il multiculturalismo o l'Islam. Per i cristiani che lamentano la perdita della cristianità, questo messaggio è molto attraente. Purtroppo, alcuni evangelici si sono schierati dietro i nazionalisti e i partiti politici di estrema destra proprio per questa ragione.

Come pregare?

Preghiamo per la posizione della Chiesa e delle missioni in questo clima di nazionalismi. In particolare preghiamo:

  • che i Cristiani europei di oggi siano coscienti del pericolo di avvolgere la croce nella bandiera e restino una voce profetica contro il razzismo e le altre forme insidiose legate al nazionalismo;

  • che la chiesa sia una comunità che è fedele alla sua identità fondamentale, non nella nazione ma in Cristo, perché "non c'è giudeo né greco, né schiavo né libero, né maschio né femmina, perché siamo tutti uno in Cristo Gesù" (Galati 3,28);

  • che allo stesso tempo la Chiesa non sia ingenua riguardo all'agenda politica progressista della sinistra. Anch'essa crea idoli di "tolleranza" e "libertà" e sta facendo dei diritti di alcuni la priorità su tutto il resto;

  • che l’Europa abbia cristiani che si impegnino sulla pubblica piazza e che ci sia una formazione in teologia pubblica che li equipaggi;

  • che i leader di Chiesa incoraggino i cristiani a pensare e pregare di più per l'ambiente politico in cui viviamo;

  • le restrizioni più strette sulla circolazione associate alla Brexit e alla pandemia da Covid-19 pongono sfide specifiche. I paradigmi consolidati per l'invio di lavoratori cristiani transnazionali da fuori dell'UE potrebbero non essere più fattibili. Ci saranno quasi certamente burocrazia e spese aggiuntive. La mobilitazione missionaria a breve termine potrebbe essere una sfida particolare. Il lato positivo è che questo può incoraggiare le agenzie missionarie ad abbandonare il vecchio paradigma e a mobilitare e sostenere più operai della nazione stessa invece di inviare operai dall’estero.

Nel tuo contesto

In cosa osservi intorno a te atteggiamenti nazionalisti? Nella tua città? Nella tua chiesa? Come puoi incoraggiare la tua chiesa locale a rispondere col Vangelo?

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